L’ischemia mesenterica acuta è l’interruzione del flusso sanguigno intestinale causata da un’embolia, una trombosi o una condizione di basso flusso ematico (normalmente l’intestino riceve il 20-25% della gittata cardiaca).
L’ischemia è rara, la diagnosi precoce impossibile ed il dolore addominale è sproporzionato rispetto ai reperti obiettivi.
Quando avviene distrugge la barriera mucosa, permettendo il rilascio di batteri, tossine e mediatori vasoattivi, che a loro volta causano depressione miocardica, sindrome da risposta infiammatoria sistemica, insufficienza multiorgano e quasi sempre decesso.
Come avviene l’ischemia?
Prima un forte dolore addominale accompagnato da minimi reperti fisici; l’addome rimane morbido. Può essere presente una tachicardia lieve.
Successivamente, quando si sviluppa la necrosi, appaiono i segni della peritonite, con marcata dolorabilità addominale, reazione di difesa, rigidità e assenza di rumori intestinali.
Le feci possono presentare tracce ematiche (sempre più probabili con il progredire dell’ischemia). Si sviluppano i tipici segni dello shock che spesso sono seguiti dal decesso.
L’insorgenza improvvisa del dolore suggerisce un’embolia arteriosa ma non ne permette la diagnosi, mentre un’insorgenza più graduale è tipica di una trombosi venosa. I pazienti con anamnesi di disturbi addominali postprandiali (che suggeriscono un’angina intestinale) possono avere una trombosi arteriosa.
Fondamentale è la corsa in ospedale dove gli specialisti possono intervenire prima che sia troppo tardi.
Nei casi meno gravi o presi per tempo si ricorre prima ad un rx addominale bianco, successivamente ad una risonanza per escludere ci siano altre nature sul dolore.
Nel 90% dei casi si interviene immediatamente in sala operatoria, quando possibile considerate le condizioni generali del paziente.
Rara, dal dolore inimmaginabile, col 90 % di mortalità…. L’ischemia mesenterica acuta è sicuramente una cosa su cui non scherzare!
