Parlando di malattie infiammatorie croniche intestinali è normale parlare di feci.
Con l’articolo di oggi l’Associazione Una Contro Tre vuole evidenziare le varie forme che queste possono assumere, in base a come sta il nostro intestino.
Per chi non lo sa infatti la loro forma dovrebbe rispecchiare quella del colon-retto, lunghe circa 15 cm e spesse 4, con forma cilindrica e morbida.
Molto spesso però non è così, per cui vengono divise secondo la cosiddetta Scala di Bristol in:
– caprine, quando si ha una stitichezza severa;
– a salsiccia, con una stitichezza moderata;
– a salame con crepe, la condizione normale da avere;
– a salame liscio, altra condizione normale da avere;
– a frammeti morbidi, quando c’è una carenza di fibre;
– pezzi informi, quando si ha una forma di diarrea;
– liquide, con una forma di diarrea severa.
E’ necessario prestare attenzione quando si presentano le forme più estreme, che diventano sinonimo di stipsi nei primi due casi, e di infiammazione intestinale negli ultimi.
La consulenza con un gastroenterologo ovviamente è sempre consigliata.
