L’arterite di Horton, detta anche arterite a cellule giganti o arterite temporale, è un processo infiammatorio che colpisce arterie di medio e grosso calibro, prediligendo il sesso femminile di tarda età e le persone provenienti dai paesi scandinavi.
Essa colpisce prevalentemente le arterie della testa, in particolare quelle delle tempie e del collo causando: visione doppia, cefalee importanti, febbre, perdita di peso, indolenzimento del cuoio capelluto, gonfiore e indurimento delle arterie interessate.
Nei casi più violenti può anche manifestarsi con cecità, ictus o aneurisma aortico.
Come diagnosticarla?
L’arteite di Horton si diagnostica attraverso alcuni esami incrociati tra loro: esami del sanue, biopsia, RMN, PET, ecodoppler.
Una volta ottenuta la diagnosi si interviene a curarla con farmaci corticosteroidi, tipo il prednisone, con terapia di almeno 2 anni continuativi.
Ma da cosa è dovuta questa malattia? Purtroppo non si conosce bene la sua origine, si ipotizzano delle combinazioni di fattori ambientali e genetici.
